Febbraio mese di Bakhita 2024

IL DI PIU’ DI MADRE BAKHITA – TESTIMONE DI PACE E SPERANZA

Un mese ricco di momenti speciali!
Si è ricordata Santa Giuseppina Bakhita, si sono ricordati i compianti Mons. Antonio Doppio e Mons. Giacomo Bravo, s’è ricordata la martoriata terra di origine della nostra Santa Moretta!

Sono stati con noi tanti amici che ci hanno aiutato a capire, ad attualizzare, o semplicemente a fare festa per e con Bakhita.
Tanti amici, in prima linea in Africa, sono stati lontani fisicamente eppure vicini e presenti.
E’ stato un mese dove tutto ci ha parlato di Bakhita e soprattutto del Suo messaggio di PACE e di SPERANZA!

Ricordiamoci che: le idee, i propositi, i progetti, viaggiano con le gambe degli uomini. Se dalle testimonianze ascoltate durante il Triduo o nelle omelie delle Messe, se dalle esperienze vissute e raccontate nella conferenza, se dalla serenità e armonia dei canti corali, se dalla convivialità della cena o dalla simpatia della lotteria… Se da uno di questi momenti siamo riusciti a stimolare riflessione, serenità, PACE, gioia, curiosità, vicinanza ad un mondo lontano eppure sempre più vicino, allora avremo raggiunto il nostro scopo. Sarà dipeso molto da noi ma anche Bakhita avrà sicuramente messo del Suo!


Preparazione alla festa (dal 30 Gennaio al 7 Febbraio):

Le madri Canossiane di Schio si sono adoperate con grande impegno alla PREPARAZIONE ALLA FESTA con una NOVENA e un TRIDUO molto sentiti in città. Un plauso particolare a Madre Maria Carla Frison, membro della nostra Associazione e grande motore di tutte le iniziative proposte.

Madre Maria Carla nella chiesa delle Canossiane.
Madre Maria Carla Frison nella chiesa dell’Istituto Figlie della carità Canossiane.
Lettera della Madre superiora generale delle Canossiane.
Lettera inviataci dalla madre Generale dell’Ordine Canossiano

Santa Messa 8 Febbraio

In una chiesa gremita di fedeli, alla presenza di Autorità civili e militari, il Vescovo emerito di Chioggia don Adriano Tessarollo ed il Vicario generale del Vescovo di Vicenza don Giampaolo Marta, assieme ad una nutrita schiera di sacerdoti locali (tra cui don Mariano Ronconi membro della nostra Assocciazione) hanno festeggiato la ricorrenza di Santa Giuseppina Bakhita con una cerimonia di grande intensità.

Sacerdoti celebranti
Sacerdoti celebranti (da sx sull’Altare: Don Giampaolo Marta, il Vescovo emerito Adriano Tessarollo e don Mariano Ronconi).
Partecipanti celebrazione
Partecipanti alla celebrazione dell’8 Febbraio alle ore 18,45

Durante le preghiere dei fedeli si sono ricordati anche i due sacerdoti che l’8 Febbraio del 2003 morivano in un incidente nella terra di Bakhita mentre erano andati ad omaggiarla nel giorno della Sua salita in Cielo. Mons. Giacomo Bravo e Mons. Antonio Doppio. Quest’ultimo già Arciprete del duomo di Schio alle radici fondative della nostra Associazione.

Ricordo mons Doppio
Gianfrancesco Sartori mentre ricorda il compianto Mons, Doppio accanto ad un Suo ritratto.


Tavola rotonda: Terra di Bakhita: conflitti e semi di speranza 16 Febbraio

Nella cornice del moderno edificio denominato FABER BOX, che la città di Schio ha messo a disposizione della cittadella degli studi e della città tutta, si è svolta, alla presenza di un centinaio di persone, una Tavola rotonda sulla terra di Bakhita il Sudan (oggi Nord e Sud Sudan).

Tavola rotonda
Presentazione del convegno. Da sinistra: il dott. Giancarlo Urbani resp. progetti Fondazione Canossiana VOICA, il presidente Associazione Bakhita Schio Sudan Gianfrancesco Sartori, il dott. Vincenzo Riboni CUAMM medici con l’Africa e fratel Lino Breda monaco di Bose.

Il primo relatore ad intervenire è stato il dott. Giancarlo Urbani che ha dato subito la parola alla madre Canossiana suor Cecilia Nakagiri che attraverso un collegamento (non facile) in videoconferenza dall’Africa ha salutato i presenti e parlato della situazione in Nord Sudan dove una guerra civile “poco raccontata dai media Italiani” sta mietendo centinaia di vittime e creando un alone immane di sofferenza.
La sensazione è che, nella scacchiera del Sudan, potenze straniere stiano giocando una partita che nulla ha a che fare con l’Africa e con i Suoi veri interessi. Anzi porta la popolazione sempre più verso carestia e miseria.

Collegamento con Cecilia Nakagiri
Madre Cecilia Nakagiri in teleconferenza dall’Africa

Il dott. Urbani, nel suo intervento, oltre a parlarci dei progetti portati avanti in Nord Sudan, ha voluto ringraziare, a nome della FONDAZIONE CANOSSIANA VOICA, la città di Schio ed in particolare la compianta signora Luigina Lollato per il lascito testamentario fatto alla Fondazione Canossiana per realizzazioni nella terra di Bakhita. Grato Urbani anche alla nostra Associazione per gli ottimi rapporti che si intrattengono con la Fondazione Canossiana.

Ricordo Lollato
Il dott. Giancarlo Urbani mentre ricorda la signora Lollato

Il secondo relatore della serata ad intervenire è stato il dott. Vincenzo Riboni del CUAMM medici con L’’Africa. Ha raccontato la sua pluriennale esperienza di servizio negli ospedali in Sud Sudan dove ha imparato a conoscere ed innamorarsi di una realtà che gioisce delle cose semplici ed affronta le difficoltà e le privazioni col sorriso sulle labbra.
Negli ospedali Sud Sudanesi è grande soddisfazione vedere che sono tante le persone locali che si stanno specializzando nelle pratiche mediche accompagnate dai medici che col CUAMM offrono il loro affiancamento.

Intervento Dott. Riboni
Il dott. Vincenzo Riboni durante la sua relazione

L’occasione è opportuna per ricordare con un messaggio di vicinanza anche il dott. Giorgio Dalle Molle membro, oltre che del CUAMM, della nostra Associazione e impegnato in questi giorni in Eritrea.

L’occasione ha permesso di ricordare anche gli amici: Il Vescovo Christian Carlassare impegnato a Renk, Suor Piera De Munari Comboniana impegnata a Malakal, Padre Stefaan Leclear impegnato a Yambio.

Cardinale e vescovo in Sud Sudan
Il Segretario di Stato Vaticano Sua Eminenza il Cadinale Pietro Parolin nella foto durante la recente visita in Sud Sudan con il dott. Riboni ed il Vescovo Carlassare.

La serata si è conclusa con l’intervento riflessivo in chiave spirituale del monaco di Bose fratel Lino Breda  che ha portato un messaggio carico di speranza.
Bakhita testimone di pace e speranza! “…La nostra è un’epoca, ha detto fratel Lino, che può metterci spavento e farci disperare ma può essere anche un’epoca appassionante se accettiamo la logica del Vangelo (che è accoglienza, rispetto, perdono)…
Non dimentichiamo mai che ci sono piccoli segni di speranza ma se il seme non cade in terra e non muore non dà frutto…
Non permettere che il dialogo politico e le relazioni tra noi siano all’insegna della demonizzazione dell’altro…”

Intervento di Fratel Lino Breda
Fratel Lino Breda durante il suo intervento
Relazione Fratel Lino


Cena Solidale 24 Febbraio

Oltre cento commensali hanno condiviso la Cena solidale proposta nella serata del 24 Febbraio presso la sala cene dell’Oasi Rossi a Santorso.

Occasione, soprattutto attraverso la simpatica lotteria, di raccogliere offerte da devolvere ai progetti dell’Associazione.

Una breve relazione iniziale ha permesso ai presenti di conoscere quanto si è fatto e si sta facendo grazie anche ai contatti coi nostri amici che operano direttamente in Africa.

Non è lasciata al caso neanche la decisione di svolgere la cena presso l’Oasi Rossi gestita dalla Cooperativa sociale nuovi orizzonti ritenendo di aiutare anche questa nelle sue meritevoli attività.


CONCERTO Cori G.E.S., INGESTIBILI e COSTABELLA 25 Febbraio

Bravi e sinceri complimenti a tutti!

Si sono conclusi con il concerto gli appuntamenti che l’Associazione Bakhita Schio Sudan ha messo in campo per il febbraio mese di Bakhita…

Cori schierati
I tre cori schierati per i canti conclusivi

Riteniamo che non potessero concludersi nel modo migliore: in un duomo gremito di persone i cori G.E.S. e INGESTIBILI di Schio diretti dal maestro Marco Manzardo e il coro COSTA BELLA di Lazise VR diretto dal maestro Stefano Rigo hanno saputo far vibrare le corde emozionali con le loro canzoni magistralmente eseguite. Una ora e mezza talmente piacevole da risultare trascorsa in un attimo.

Coro G.E.S.
Coro G.E.S diretto dal maestro Marco Manzardo

Le canzoni ci hanno raccontato spesso di guerra per parlarci di pace e mai come oggi questo bisogno di pace si fa esigenza e monito… Bakhita testimone di pace e speranza!!!

Coro InGEStibili
Coro InGEStibili diretto dal maestro Marco Manzardo

I cori ci hanno fatto emozionare con suoni d’altri tempi che parlano direttamente al cuore. Parlano delle nostre montagne, della terra e del Cielo toccando la preghiera più semplice e vera! Il di più di madre Bakhita!!!

Coro Costabella
Coro Costabella diretto dal maestro Stefano Rigo

A chiusura del concerto e a cori uniti, un lungo applauso ha accolto “La montanara” canzone scritta nel 1927 dall’alpinista scledense Toni Ortelli che presto festeggerà, come sottolineato dal presidente del coro G.E.S. Giuseppe Inderle, i 100 anni.

Saluto dei cori
Il saluto dei cori e del presidente coro G.E.S. Giuseppe Inderle


Conclusione:

Si racconta che Santa Giuseppina Bakhita, che visse a Schio a cavallo delle due guerre, più volte rassicurò i concittadini di non temere perché i bombardamenti non avrebbero leso la città…
Molti allora si erano affidati con fiducia e speranza a Lei… Così come, quando il Covid ha iniziato a mietere vittime e creato quella pestilenziale paura tra i nostri concittadini, Il sindaco di Schio, a nome della città, chiese la protezione della Santa con una cerimonia svoltasi innanzi alle Sue spoglie e lasciando nel Santuario di Bakhita il gonfalone della città stessa…
Oggi a Bakhita noi potremo chiedere di guardare, con il Suo sorriso protettivo, a tutto il mondo che sta attraversando un periodo buio come pochi… Di guardare alla Sua Africa ed in particolare alla Sua terra sconvolta dalla guerra civile… Di guardare alla guerra tra la Russia e L’Ucraina… Di guardare a quanto sta accadendo tra Israele e Palestina… E a tutte le altre situazioni del mondo che ci fanno pensare a quello che il poeta Salvatore Quasimodo scrisse: “sei ancora quello della pietra e della fionda uomo del mio tempo”!

Possiamo noi guardare a Bakhita quale “TESTIMONE DI PACE E DI SPERANZA” !  

Immagine volantino Conclusiva