CERIMONIA INAUGURAZIONE MONUMENTO: S. BAKHITA LIBERA GLI OPPRESSI

Il Cardinale Pietro Parolin ha benedetto a Schio la nuova scultura di Santa Bakhita: “Let The Oppressed Go Free – Santa Bakhita libera gli oppressi” 29 Giugno 2023

Filmato della giornata a cura di Walter Luigi Bonin

Il Segretario di Stato Vaticano Sua Eminenza Pietro Parolin ha benedetto a Schio il 29 Giugno 2023 la nuova scultura creata, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno del traffico di esseri umani, dallo scultore canadese Timothy Schmalz.

Realizzata in bronzo per 6 metri di lunghezza, 1,2 di larghezza e 2,4 di altezza la scultura è stata possibile grazie al contributo economico della Rudolph P. Bratty Family Foundation che appartiene ad una famiglia emigrata in Canada dal Friuli tre generazioni addietro.

Svelamento della statua
L’opera d’arte coperta dalla gigantesca bandiera giallo-rossa di Schio.
Sullo sfondo i cori Arcangelo Michele e G.E.S. Il Cardinale Parolin accanto alla statua. Dietro al Sindaco, Christopher Bratty della Bratty Foundation. Più a dx membri dell’Associazione Bakhita Schio-Sudan

“Let The Oppressed Go Free” (Lasciate liberi gli oppressi) la statua voluta da Papa Francesco è stata benedetta e inaugurata di fronte alla chiesa di San Francesco a Schio, Vicenza, in occasione della festa di San Pietro Apostolo, patrono della città. Il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, ha benedetto la scultura, che evoca la figura di Santa Giuseppina Bakhita mentre apre una botola e da lì escono figure raffiguranti varie forme di vecchie e nuove schiavitù.

Benedizione della statua
Il Cardinale Pietro Parolin benedice la statua affidandola alla città

Durante la benedizione, il Cardinale Parolin ha detto: “Guardando questa statua viene da pensare che le persone finiscano all’altezza della botola, ma in realtà continuano anche nel sottosuolo…Possiamo pensarci tutti raffigurati perché credo che tutti abbiamo una schiavitù da cui liberarci”… “E sapete qual è? La chiusura in noi stessi. L’individualismo che ci impedisce di prenderci cura degli altri, come dovremmo fare. Papa Francesco continua a richiamare su questo: sull’indifferenza con cui guardiamo la realtà del nostro tempo, dei nostri giorni, soprattutto la realtà di sofferenza, dolore e di vulnerabilità. Solo se ci libereremo da questa schiavitù saremo veramente in grado di aiutare gli altri”.

Statua vista dal lato
Santa Bakhita libera gli oppressi

L’Associazione Bakhita Schio-Sudan ha contribuito alla realizzazione della giornata e a rendere l’evento come un dono da condividere per la città tutta. “Uno degli aspetti importanti per noi dell’Associazione Bakhita Schio Sudan è tenere vivo il ricordo di Giuseppina Bakhita in città. Questa posa della scultura e la concomitante richiesta che Santa Bakhita sia Patrona secondaria di Schio corona il nostro operare. Ora sarà più difficile scordarla o, meglio più facile ricordarla!” Ha commentato il presidente dell’Associazione Gianfrancesco Sartori.

Membri dell' Associazione Bakhita e il Cardinale Pietro Parolin
L’Associazione Bakhita Schio Sudan gioiosa davanti alla statua inaugurata.
Da sx: Lucio Simonato, Roberto Dorigato, Gianfrancesco Sartori, Roberto Tomiello, Il Cardinale Parolin, Ivana Gecchelin, con lo stendardo di Bakhita Paolo Prosdocimi, accovacciata Madre Maria Grazia Bongarzone provinciale Canossiane, in piedi Madre Sandra Maggiolo Generale Canossiane, Madre Maria Carla Frison, Christopher Bratty, Gianna Poier, Suor Abby Avelino coordinatrice di Talitha Kum, Federica Andreini, Luigi Dalla Via, Giuseppe Berlato Sella, Il Sindaco Valter Orsi, don Carlo Guidolin, la rappresentante del comune di San Vito di Leguzzano Loredana Calgaro, Luisa Fontana.

Il luogo scelto in cui installare la scultura è Schio, la città dove Santa Giuseppina Bakhita, protettrice delle vittime della tratta, ha vissuto e dove riposano le sue spoglie.

Santa Bakhita, che ha vissuto a Schio a cavallo delle due guerre, è sempre stata vista dagli scledensi come protettrice della città ed esempio di importanti valori. Nel 2017 Le è stata riconosciuta anche la cittadinanza onoraria.

Un bel segno la presenza alla cerimonia del Sindaco attuale e dei suoi due predecessori (tutti membri dell’Associazione Bakhita Schio-Sudan di cui condividono i propositi). Giuseppe Berlato Sella sindaco dal 1987 al 2004, Luigi Dalla Via sindaco dal 2004 al 2014, Valter Orsi dal 2014 e attuale sindaco.

I tre sindaci di Schio, il Cardinale e il presidente dell'associazione
A dx del Cardinale Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin: il sindaco di Schio Valter Orsi e il presidente Associazione Bakhita Schio Sudan Gianfrancesco Sartori. A sx del Cardinale: gli ex sindaci di Schio Giuseppe Berlato Sella e Luigi Dalla Via.

Davanti a quasi mille persone che hanno presenziato all’omaggio a Santa Bakhita, il coro Arcangelo Michele e il coro G.E.S di Schio hanno animato la cerimonia al termine della quale il pubblico si è diretto in processione verso il Duomo di San Pietro di Schio, dove è stata celebrata la Santa Messa in un Duomo gremito e alla presenza di autorità religiose, civili e militari.

I Cori Arcangelo Michele e G.E.S
I Cori Arcangelo Michele e G.E.S. si apprestano a rendere, coi loro canti, ancor più piacevole la cerimonia.

Oltre a Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, sono intervenuti con un loro messaggio di riflessione il Sindaco di Schio, Valter Orsi; il donatore dell’opera e Presidente della Rudolph P. Bratty Family Foundation, Christopher Bratty; l’autore della scultura, l’artista canadese Timothy Schmalz; la Superiora Generale delle Figlie della Carità Canossiane Madre Sandra Maggiolo; la coordinatrice internazionale di Talhita Kum, Sr. Abby Avelino.

Personalità coinvolte
Da Sx: Gianfrancesco Sartori presidente Associazione Bakhita Schio-Sudan, Timothy Schmalz, Sr. Abby Avelino, Il Cardinale Pietro Parolin, il Sindaco di Schio Valter Orsi, Christopher Bratty donatore dell’opera e presidente della Rudolph Bratty Family Foundation.

Una nutrita rappresentanza di Madri Canossiane coi massimi vertici dell’Ordine ha voluto onorare e rendere particolarmente significativa la cerimonia di inaugurazione.

Foto che ritrae tutte le madri presenti alla cerimonia
Nutrita presenza di Madri Canossiane alla cerimonia inaugurale
Le madri generali e lo scultore
Madre Sandra Maggiolo Generale dell’Ordine e le consorelle del consiglio generale delle Figlie della carità Canossiane (Keelath Josemary e Litmanovich Mariana) con l’artista e Sr. Abby Avelino.
Consegna pergamena richiesta Santa Bakhita Co-patrona

Durante la cerimonia il sindaco di Schio Valter Orsi ha consegnato simbolicamente nelle mani di Sua Eminenza il Cardinale Parolin una pergamena a firma dello stesso sindaco, dell’Amministratore UP Santa Bakhita don Carlo Guidolin e del Presidente Associazione Bakhita Schio-Sudan, con la richiesta che Santa Giuseppina Bakhita divenga Patrona secondaria di Schio. Precedentemente la richiesta era stata approvata da tutte le UP della città e dal Consiglio Comunale all’unanimità.

Da adesso la scultura, posta in un punto veramente suggestivo della città e soprattutto in un punto di grande visibilità, oltre a dare lustro alla città stessa per il suo grande valore artistico,  sarà motivo di riflessione, ispirazione e speranza per quanti si fermeranno ad ammirarla e comprenderla.

Mappa che indica la il luogo dove è collocata la statua
La statua è stata posta in via Leonardo da Vinci